domenica, agosto 20, 2006

Perchè inizare così

Ho voluto cominciare così, con cose che avevo già scritto in passato, pezzi che trovavo in casa, nel mio cassetto, nel mio harddisk, dentro il mio cellulare.
Adesso ho praticamente finito le scritte del passato, i brani e racconti che ho scritto non sono adatti per essere pubblicati in un blog, sono troppo lunghi e sono praticamente tutti racconti Fantasy, per adesso non mi pare il luogo adatto.
Come avete sicuramente notato le cose che scrivo non sono proprio lo specchio dell'allegria, sono pieni di dubbi, di tristezza, e malinconia...
Molti mi hanno chiesto il perchè non scrivessi anche di momenti felici, vi rispondo adesso.
E' molto raro che mi trovi a scrivere di quei momenti, e non per la loro rarità o assenza, bensì perchè in quei momenti sono troppo impegnato a viverli, mi prendono dentro e mi rapiscono da tutto e quando ritrovo coscienza dell'accaduto non esiste più quell'energia che c'era, sarebbe riduttivo descriverli senza quella passione.

3 Comments:

At 3:42 PM, Anonymous Anonimo said...

Perchè non pubblicare anche qualche racconto Fantasy?? A me piacerebbe leggerli! Aspetto tu ne faccia un libro allora se non vuoi farlo sul blog :-)

Io credo che i pensieri più profondi e più toccanti nascano dai momenti tristi e malinconici... scrivere diventa una valvola di sfogo secondo me, come confidarsi e togliersi un peso dal cuore, si ha la necessità di condividere con qualcuno certe sensazioni.
La fragilità dell'anima mi sembra qualcosa di puro, di bello, da apprezzare.
I momenti felici si vivono, si gustano e si assaporano in quell'istante e non si sente il bisogno di scrivere della propria gioia e della propria emozione che solitamente è alquanto fugace, ahimè!
Non so, mi sembra sinonimo di una certa sensibilità aprirsi nei momenti dolorosi. E vivendo questi momenti si apprezzano anche di più gli scorci di felicità.

Almeno...a me succede così.

sweet666

 
At 12:35 AM, Blogger Rocco said...

Bella spiegazione..
Sicuramente più convincente di quella che avrei trovato io.E' davvero difficile trovare le parole per descrivere momenti felici, e non perchè manchino.
E' che ci sentiamo cretini a descrivere gioie perchè di solito la gioia è nascosta in cose piccole e prive di significato comune.Lo stesso vale nella musica; è molto più facile trovare melodie o giri di accordi super tristi strappa-lacrime.Abbiamo in generale anche una maggiore sensibilità a ciò che ci fa incazzare e stare male forse perchè sfoga e allo stesso modo siamo prontissimi nel tacciare chi tenta la strada dell'arte allegra di buonismo e visione semplicistica del mondo.Sta di fatto però che si finisce nell'auto compiacimento dolorante e perenne.Potrebbe essere un buon esercizio per noi che cerchiamo di comunicare qualcosa alla gente di tentare anche la brilliant part of the moon che quell'altra l'hanno provata tutti(siamo pur sempre in una propaggine de romanticismo).Specialmente chi ha delle evidenti capacità nella scrittura come te dovrebbe provare....

Concordo con sweet666.Anche io non vedo l'ora di leggere un tuo bel romanzo fantasy, sul blog o in libreria...
Tanto aspetto...

 
At 3:51 PM, Anonymous Anonimo said...

...e così preferisci lasciarci a bocca asciutta, ad aspettare frementi qualche nuova briciola dei tuoi frammenti di anima...
comunque, come direbbe Rousseau, "il cuore è più rapido della penna" e nel momento stesso in cui ti sei reso conto dell'emozione felice e intensa che stai vivendo, non hai più tempo per rifletterci sopra e descriverla...analizzarla sarebbe come perderne la magia.
analizzare un'emozione triste e dolorosa penso che serva invece a distaccarla da sè, a lasciarla cadere lontano per osservarla con sguardo obiettivo...e perchè no?per accettarla come parte della propria esistenza.

 

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