domenica, agosto 20, 2006

Come tutti -prima-

Mi piace il cappotto, bello questo panno.
"ma che panno, è un louden" disse lei quasi irritata.
I Louden li credevo solo verdi, pensò lui.
Si strinsero.
Nella strada principale del paese si alzò un alito di vento, era freddo e si chiuserò nei capotti.
Lui la guardava, non riusciva a farne a meno, sentiva il bisogno di seguirla, come se dovesse accertarsi della sua presenza.
Il freddo penetrò dentro di lui, avrebbe voluto un caldo e sincero abbraccio, ma non si mosse.
Le strade vuote come la sua testa e la sua gola, lui non riusciva a dire nulla, qualsiasi cosa sarebbe stata di troppo, inutile, non voleva aprirsi.
Quando erano assieme capitava, solo con lei, a momenti avrebbe voluto concedersi completamente a lei, darle tutto se stesso, ma continuava a guardarla in silenzio, sperando che i suoi occhi le potessero raccontare tutto.
L'arrivo alla chiesa ruppe i pensieri del ragazzo.
Il paese finiva li, si fermarono accanto a un muretto, e si accostarono, lui finalmente la strinse a se, il sole adesso bruciava la pella ma il suo tepore consolava i visi freddi.
"Dannato telefono" disse lei mentre distoglieva lo sguardo portando all'orecchio il cellulare.
Avrebbe dato tutto lui, per poter parlare in quel momento, per annullare il tempo, i telefoni e congelare per un secondo tutto il mondo e laciare loro due soli con il loro tempo e i loro occhi.
Fermo, li con lei.
"Si va bene per stasera, allora vino bianco mi raccomando!" la ragazza preparava la serata.
Lui non era così forte come credeva, si sbagliavano entrambi su di lui.
Lui, "come tutti", cercava quell'abbraccio dove rifugiarsi, quel tepore che aveva provato solo una volta.
Lui era un fuoco non ancora acceso, pronto, aspettando la prima scintilla che lo avrebbe fatto aprire, nascere, ardere.

I---------------I

Lei ballava, la pista guardava, mentre il ragazzo si perdeva nei suoi pensieri su carta.
Lui scriveva e guardava i piedi, scarpe da ballo sfioravano il pavimento di legno, pesticciavano, battevano, si fermavano e poi ripartivano volteggiando si sfioravano fra loro e ancora verso un altro passo.
-"Un sorso di vino"-
Lei non cercava nella folla, perchè la folla era lei stessa, quel posto era lei, quella sera era soltanto lei.
Quella sera lui capì che lei sarebbe stata per sempre, non un amore, ma qualcosa per sempre.