domenica, maggio 17, 2009

Passeggiare per Londra ha tutto un altro sapore quando sento i tuoi piedi vicini.

Passeggiare per Londra ha tutto un altro sapore quando sento i tuoi piedi vicini.

Il bisogno di restarle vicino era presente, la città così vasta e ingombrante nelle loro vite, adesso era uno scenario surreale, camminare senza metà era sempre stata una sua piccola verità, raramente capitava di poterla condividere, mai era stata tanto apprezzata.

Lei si era affacciata un po’ troppo nel suo mondo, troppo in fretta, portando ispirazione e poesia al tempo stesso, non poteva essere allontanata.

La vastità del palco la rendeva piccola piccola, e i palchi lei, i palchi gli conosceva bene, ma avevano sempre avuto misure ragionevoli, adesso era una ballerina in un palco troppo grande, i suoi occhi scorrevano il contorno della città con lo stesso entusiasmo di una bimba, senza paura ne timori, serena e forte, più di lui.

Camminavano stretti, forse per il vento, o solo per un contatto, un gesto, una presenza che doveva esserci, stare soltanto vicini non sarebbe stato abbastanza.

Il sole calando rendeva il fiume ancora più importante, i suoi ultimi raggi sfaccettati sulla crespata superfice scossa dal vento li vedeva riflessi, mentre attraversavano il ponte.

Parlare e parlare, camminando, lo avrebbero potuto fare per sempre, senza bisogno di nient'altro, senza metà senza un perchè.

Momenti come questi e come altri rimarranno con loro, piccole cose belle, indimenticabili e grandiose, il vento, il fiume, i suoi piedi vicini.